Che valore ha il cibo?
In Nutrizione Inserito il 02/03/2021
Fino ad oggi il cibo è stato genericamente inteso come un elemento che ha la funzione di apporto di calorie, di nutrienti e di liquidi per rispondere al continuo bisogno di fame : pur se valida, tale attività rappresenta solo una delle potenzialità di una sana alimentazione!
Essa infatti, oltre ad avere una valenza nutrizionale, gioca un ruolo importante, anzi determinante, da un punto di vista terapeutico, nella gestione e nella cura di diverse patologie metaboliche.
Questa affermazione nasce da due semplici considerazioni :
1) Una buona Alimentazione è stata sempre associata ad una certa vitalità e salute degli organismi viventi.
2) Una cattiva Alimentazione rappresenta una causa scatenante o determinante diverse malattie.
Cibo, quindi, come Terapia, attraverso particolari combinazioni di diversi alimenti nella composizione di ogni singolo pasto, specifico per quel paziente e per quella determinata patologia.
Ma non solo.
L'Alimentazione risponde anche ad un altro bisogno, quello psicologico: ogni piatto, ogni pietanza attivano il senso del piacere (ed ovviamente il suo contrario, ovvero l'avversione, il rifiuto) , attraverso la stimolazione della vista, dell'olfatto e del gusto, che orientano il soggetto in maniera determinante nella scelta del cibo.
Alimento, quindi, come veicolo di un messaggio energetico (chimico, emotivo, mentale), volto a migliorare la vitalità ed il benessere di ogni individuo.
Concludendo, possiamo considerare l'Alimentazione come uno strumento di guarigione, attraverso la stimolazione delle funzioni organiche e psichiche, attraverso un metodo che però, citando Ippocrate " il terapeuta può liberamente decidere, ma a condizione che il suo operato non agisca in senso contrario alla forza di guarigione, cioè in senso soppressivo e repressivo".